San Giuseppe è il Santo che, per predilezione divina, è secondo solo a Maria Santissima, Madre di Dio, essendo stato scelto per essere il padre putativo di Gesù Salvatore. Molte le sue raffigurazioni, più o meno indovinate, specie a partire dal Medioevo, in cappelle, edicole, pievi, chiese, cattedrali. Scrisse in merito san Bernardino da Siena: «Gli sciocchi dipintori el dipingono vecchio malinconioso e colla mano alla gota, come s’ell avessi dolore malinconia avuta dalla guardia (di Maria) che gli era dato, che era tutto el contrario, allegro di cuore, di mente e di viso, veggendosi in tanta grazia di Dio».

La Vita di san Giuseppe, composta dalla mistica benedettina e Serva di Dio Maria Cecilia Baij (1694-1766) sulla base di rivelazioni divine, accuratamente vagliate dal suo direttore spirituale e dal teologo mons. Pietro Bergamaschi, evidenzia il suo ruolo di custode della Sacra Famiglia, Patrono della Buona Morte e modello insuperato di marito, padre ed educatore, riferimento sicuro per ogni famiglia cristiana.

La lettura di questo testo è certamente il modo migliore per rendere onore a san Giuseppe nell’Anno Domini a lui dedicato, incoraggiando e sostenendo una fervida devozione nei suoi confronti, tanto più urgente e necessaria tenendo conto dei tempi drammatici e dolorosi, che stiamo vivendo.