Don Roberto Spataro è un sacerdote salesiano, che, dopo avere insegnato Storia della Chiesa a Gerusalemme, è ora professore di Lingua e Letteratura Latina e Greca presso la Pontificia Università Salesiana. È anche noto come promotore del Ritus Romanus Antiquior e ha avuto da Benedetto XVI l’incarico di Segretario della Pontificia Academia Latinitatis (2012-2019).

Questo agile saggio, storicamente “scorretto”, ci offre una panoramica dei capitoli che più subiscono l’inquinamento ideologico come le Crociate, l’Inquisizione, le vittorie contro la conquista islamica dell’Europa, Galileo Galilei, le Insorgenze contro-rivoluzionarie e naturalmente il  Risorgimento, di cui l’autore chiarisce il ruolo avuto dalla Massoneria, la falsa unità fatta contro gli Italiani, la scarsa qualità umana e politica dei pretesi “padri della Patria”, la condizione del Regno delle Due Sicilie prima e dopo l’invasione piemontese, l’obiettivo finale della presa di Roma.

Il capitolo conclusivo è dedicato a Don Bosco nella storia del Risorgimento. Il fondatore della congregazione a cui don Spataro appartiene, «è stato un prete, fiero della sua identità religiosa e della sua devozione al Papa, che, ispirato dalla verità, con schiettezza mai disgiunta da amabilità, ha saputo denunciare i soprusi del Risorgimento e, animato dalla più squisita carità evangelica, ha supplito con creatività ed intraprendenza ai guasti dell’Italia che si unificava sotto la regia di una dottrina, quella liberale, incurante della giustizia sociale» (p. 128).

Il saggio è accompagnato da una  prefazione di monsignor Enrico Dal Covolo e da una postfazione di Guido Vignelli.