Diego Benedetto Panetta è un giovane studioso di Filosofia del Diritto; ha dedicato un interessante volume al pensiero controrivoluzionario, dal 1789 ai nostri giorni. Il primo merito di questo volume è proprio quello di avere definito e descritto un filone di pensiero, a cui generalmente non viene riconosciuta dignità e continuità ideale dagli storici e dai politologi, che studiano la cosiddetta “cultura di destra”.

Panetta presenta una serie di profili di autori, che negli ultimi due secoli hanno opposto ai princìpi della Rivoluzione francese una coerente teologia della storia, conforme al Magistero della Chiesa cattolica: Joseph de Maistre, Francisco Elias de Tejada, Plinio Corrêa de Oliveira, ma anche i pensatori dimenticati della Restaurazione italiana Antonio Capece Minutolo e Monaldo Leopardi.

L’ultimo capitolo è opportunamente dedicato ai risvolti sociali delle rivelazioni private, con una particolare attenzione ai messaggi del Sacro Cuore di Gesù a Paray-le-Monial e all’avvento del Regno di Maria secondo le apparizioni di Fatima. Citando il prof. Corrêa de Oliveira l’autore di questo volume ricorda che la Contro-Rivoluzione ha un fondamento religioso e che la devozione alla Madonna è condizione sine qua non per la sua vittoria sulla Rivoluzione. Lo studio di Panetta è preceduto da una stimolante prefazione di Giovanni Turco.