Chi era il Servo di Dio Giuseppe Canovai? Nato a Roma nel 1904, morì nel 1942 a soli trentotto anni a Buenos Aires, dove era stato inviato tre anni prima come Uditore di Nunziatura e dove si era prodigato fino allo spasimo per l’apostolato tra gli operai e la difesa della famiglia dalla legge che voleva introdurre il divorzio.

Coltissimo, brillante nella vita e nella parola, aveva studiato a fondo filosofia, teologia, diritto. La sua impostazione filosofica-teologica-spirituale era interamente basata sulla Summa di S. Tommaso d’Aquino: il suo fu soprattutto un luminoso apostolato dell’intelligenza.

Fin da studente (era il 1919 ed era iscritto al ginnasio) iniziò a tenere un diario, che redasse fino agli ultimi giorni di vita e che, più volte pubblicato, non era però mai stato edito nella sua versione integrale, come avviene in questo caso, grazie alla curatela di Mons. Florian Kolfhaus, Ufficiale della Segreteria di Stato Vaticano, che ha lavorato sui manoscritti dell’autore conservati presso la “Piccola Opera Regina Crucis”, oggi nota come “Familia Christi”, associazione privata di fedeli con lo scopo di promuovere la formazione dei laici alla vita interiore ed all’apostolato, fondata da Canovai nel 1937.

Questo diario racconta la vita interiore del Servo di Dio, sacerdote romano e diplomatico della Santa Sede che, come ricorda il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Parolin, nella sua prefazione, «trascorse gli ultimi tre anni della sua vita in Argentina, dove si mantiene viva ancor oggi la fama della sua santità».