Radici Cristiane

Diretto da Roberto de Mattei

Italia: un nuovo “partito cattolico”?

Vi fu tempo in cui la nicchia di "partito cattolico" nel panorama politico italiano era occupata dalla Democrazia Cristiana. Ufficialmente laica, come d'altronde lo era stato il Partito Popolare di don Sturzo, la DC godeva tuttavia di evidenti e importanti appoggi a livello episcopale, e anche più in alto. per non parlare poi del clima favorevole creatogli a livello parrocchiale.

Negli anni Novanta Mani Pulite mandò la DC in frantumi, insieme al sistema politico vigente. e la nicchia di "partito cattolico" venne occupata. seppur in sedicesimo, dall'UdC, incapace però di decollare senza alleanze con altre forze. sia a destra che, ahimè, a sinistra.

Cominciano, però, a circolare voci che sembrerebbero indicare che fallirle preferenze ecclesiastiche, anche ad alto livello, si stanno indirizzando verso un settore del tutto inaspettato: Sinistra e Libertà, di Nichi Vendola. La scelta è tanto più stupefacente quanto il governatore della Puglia non ha problemi di sbandierare la sua omosessualità, aggravata dal fatto che convive con una persona dello stesso sesso. Da tempo si sente sottolineare, con un'insistenza che sa di propaganda, il carattere "cattolico" di Vendola. Si ricorda che egli frequenta sacerdoti e vescovi da quando era giovane. Si esibisce la sua vicinanza alla galassia di realtà cattoliche che organizzano la Marcia per la pace ad Assisi.

Si lira in ballo la sua collaborazione con don Tonino Bello, allora ve-scovo di Molletta. Si leggono dichiarazioni di simpatia provenienti da mons. Giovanni Giudici, vescovo di Pavia mons. Luigi Bettazzi, vescovo emerito di Ivrea e mons. Tommaso Valentinetti, arcivescovo di Pescara. Ma niente faceva presagire la notizia-bomba riprodotta da La - Stampalo scorso 24 ottobre. - Il noto quotidiano torinese informa di un incontro amichevole fra il cardinale Angelo Bagnasco e il leader di Sinistra e Libertà «in un aeroporto italiano non meglio precisato».

Il Presidente della CE! si sarebbe avvicinato a Vendola per esprimere il suo «apprezzamento per la componente umanitaria e cattolica che traspare dai suoi discorsi pubblici». Non ancora rimesso dallo stupore. Vendola si è sentito pure dire: «Quando sarà al potere — perché lei prima o poi sarà al potere — si ricordi sempre di essere un cattolico». Quali orizzonti si schiudono a partire da un tale avvicinamento? Chi vivrà vedrà.

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