Al grido di “Allah è grande”, un extracomunitario, probabilmente nordafricano, ha massacrato un frate cappuccino a colpi di bottiglia, infierendo sull’uomo con calci e pugni anche quando era ormai a terra. Ora il frate di Sanremo, padre Riccardo, 76 anni, rischia di perdere l’uso di un occhio. L’anziano frate era da solo.
All’improvviso mentre stava percorrendo un vicolo si è trovato davanti un uomo, con una bottiglia in mano. Questi, dopo essersi fatto frettolosamente il segno della croce, quasi a voler schernire il frate, ha pronunciato la frase “Allah è grande”, l’omaggio più comune dei musulmani a Dio, e ha sferrato una bottigliata sulla testa di padre Riccardo. Una botta terribile, che ha provocato un profondo taglio sulla fronte e sopra l’occhio del religioso che, stordito, è crollato a terra in un lago di sangue.
Il suo aggressore, però, non si è fermato. Dopo aver inferto almeno altre due bottigliate alla testa dell’anziano, l’extracomunitario ha cominciato a colpirlo con calci e pugni. Poi si è girato ed è scappato. Le grida del frate hanno richiamato l’attenzione di alcuni passanti, che sono intervenuti in suo soccorso. A loro, padre Riccardo è riuscito a dire solo che l’aggressore era un musulmano, sicuramente facendo riferimento alla frase “Allah è grande” – detta comunque in italiano – che ha preceduto il pestaggio. Quanto al segno della croce, è probabile, basandosi sull’impressione avuta dal frate, che sia stato fatto in segno di disprezzo.